Segui la videolezione L'invenzione della scrittura del professor Massimo Montanari e prendi appunti sul contesto storico e geografico nel quale si svolgono gli eventi, sulle caratteristiche delle prime forme di scritture e sulle finalità per cui la scrittura è stata inizialmente utilizzata.

Dopo aver fissato i concetti principali chiave dalla videolezione, verifica quanto hai appreso e fissa le conoscenze principali con i seguenti esercizi.
Confrontati con la classe sulla videolezione a partire dalla seguente scaletta, avviando il lavoro di gruppo:
Individua, per questi stessi temi affrontati nella videolezione, da 4 a 6 parole chiave e argomenta oralmente le tue scelte.
Dividete la classe in gruppi da 5. Il compito di ciascun gruppo è quello di realizzare un pieghevole o depliant pubblicitario per una mostra sulla nascita della scrittura.
Ponetevi queste domande: quali sono le necessità che spingono gli uomini a inventare la scrittura? Quali i passaggi che caratterizzano questo processo? Esiste una relazione tra l’invenzione della scrittura e lo sviluppo della società e dell’economia? Rispondete ricavando un quadro d’insieme a partire dalla videolezione e individuate nelle fonti presentate di seguito ulteriori informazioni utili, a partire da questa scaletta:
IV millennio a.C.
Uno dei primi passi verso l’invenzione della scrittura è dettato dalla necessità dell’uomo di trasmettere informazioni precise. Secondo alcuni studiosi, all’origine della tecnica della scrittura ci sarebbe l’uso dei contrassegni che identificavano e sigillavano i vasi, i sacchi o gli stessi magazzini. Erano piccoli gettoni di conto, fatti di argilla di forma diversa (dischi, sfere, cilindri, coni, triangoli, ecc.), ognuno dei quali indicava una determinata quantità di un certo bene: per esempio una giara, dieci contenitori di birra, sessanta pecore, e così via: a. Unità di terra; b. Lingotto di metallo; c. Pecora; d. Giara di olio; e. Tessuto; f. Veste; g. Non identificato; h. Corda.
La stampigliatura dei gettoni di conto sulla tavoletta fu gradualmente sostituita da segni tracciati con uno stilo (una bacchetta appuntita) passando dalla semplice riproduzione meccanica (tramite pressione) del gettone a un’operazione più complessa e un procedimento mentale più astratto: la “scrittura” di un segno.
Questa tavoletta presenta la registrazione di un’operazione economica; oltre al sigillo dell’addetto all’operazione essa ha impressi i contrassegni che indicano le quantità.
3200-3100 a.C.
[Museo Nazionale, Aleppo (Siria)]
Un passaggio ulteriore verso la scrittura è la realizzazione, da parte dell’uomo, di una placchetta di argilla schiacciata di forma approssimativamente quadrangolare, con gli angoli smussati, sulla quale venivano impressi il sigillo dell’addetto all’operazione e i contrassegni dei gettoni. La creta fresca veniva poi fatta seccare al sole o (più raramente) cotta sul fuoco.
fine del IV millennio a.C.
[Musée du Louvre, Parigi]
Questa tavoletta contiene pittogrammi che rappresentano immagini di oggetti riconoscibili: per esempio, il disegno di una pecora indicava una pecora, il disegno di un pesce indicava un pesce. I pittogrammi divennero migliaia, anche se potevano essere associati l’uno all’altro: il pittogramma indicante la bocca, unito a quello indicante l’acqua, esprimeva il bere. E se al segno indicante l’acqua si sostituiva il pittogramma del pane, si esprimeva il mangiare.
Un pieghevole è un foglio pubblicitario che, nel caso di una mostra, ne sintetizza il messaggio o il filo conduttore e che riporta le immagini di alcuni reperti particolarmente significativi in grado di colpire il visitatore. Il suo scopo è descrivere i contenuti della mostra e, nello stesso tempo, incuriosire e invogliare alla visita.
Ciascun gruppo realizzi il pieghevole della mostra procedendo nel modo seguente:
Ogni gruppo, infine, presenti il lavoro alla classe e al docente.
Terminata l’attività, valutate quanto appreso con l’aiuto del docente rispondendo ai seguenti quesiti:
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