A partire dal secondo dopoguerra, alcuni artisti si sono misurati sul tema del rapporto tra umanità e ambiente, per disvelarne contraddizioni e potenzialità. Pino Pascali ha compattato la terra in cubi e imprigionato l'acqua in vasche per rappresentare la volontà di dominio dell'umanità sulla natura. La Land Art di Christo e Jeanne-Claude ha scelto invece di intervenire "sulla" natura e "nella" natura, valorizzando con interventi temporanei luoghi e paesaggi e invitando il pubblico a recuperare la sua capacità di relazionarsi con l'ambiente.